domenica 8 maggio 2011

Sexy gate


Sexy gate in salsa partenopea. Non è il titolo dell’ultimo film uscito nelle sale cinematografiche né l’ultimo best seller da acquistare in libreria ma il resoconto, impietoso, degradante, di ciò che avviene in piena notte nella zona della stazione di Napoli, pieno centro cittadino, teatro suo malgrado di avvenimenti ad alto tasso erotico degni di un “red light district” di Amsterdam. Corso Novara, corso Arnaldo Lucci, via Giuseppe Pica, via Silvio Spaventa, di giorno indirizzi come tanti, di notte strade che si trasformano in una “zona rossa”, regno di prostitute e dei loro clienti che, in spregio al buon senso e alla morale comune, consumano i loro fugaci rapporti sui marciapiedi, nel buio dei vicoli, appoggiati alle macchine parcheggiate, insomma en plein air, incuranti di tutto e tutti creando così  una situazione divenuta per i residenti oramai insopportabile. La zona della stazione storicamente è stata sempre coacervo di tossicodipendenti, prostitute e di gente che “vive ai margini”, ma negli ultimi tempi, lamentano gli abitanti della zona, il degrado e il senso civico è caduto a picco. Ogni sera per le vie del quartiere non solo va in scena questo via vai continuo di nigeriane, ucraine, rumene, transgender che, per pochi euro, vendono i loro corpi e le loro stesse esistenze ma capita anche di assistere “in presa diretta” alla consumazione dei  loro rapporti sessuali. Un qualcosa che si ripete ogni notte fino all’alba trasformando questa zona di Napoli in una piccola enclave di trasgressione. Furiosi, neanche a dirlo, i residenti e coloro che nella zona hanno un esercizio commerciale. Tra essi Pasquale, titolare di una tabaccheria. “E’ uno schifo vero e proprio; abito in zona e qualche volta di mattina presto mi è capitato di assistere personalmente a prostitute che si concedevano ai clienti stese sul marciapiede incuranti di ogni possibile norma igienica, incuranti del buon senso, senza vergogna insomma. Senza contare che molte persone hanno visto le stesse consumare con i clienti strisce di cocaina sui cofani delle autovetture parcheggiate. Abbiamo allertato la polizia e chi di dovere, speriamo che la cosa non si ripeta mai più”. Stessa amarezza nelle parole di Paola, residente in via Giuseppe Pica. Nelle sue parole il racconto dettagliato di ciò che avviene quando la città dorme. “Ho visto personalmente prostitute consumare rapporti stese sulle macchine e agli angoli dei marciapiedi. Né loro né i clienti fanno caso  a coloro che possono passare e notarli. E’ un indecenza senza considerare poi che la mattina presto portiamo i bambini a scuola e la strada è letteralmente invasa da preservativi e biancheria intima dimenticata lì. Cosa possiamo raccontare ai nostri figli? Faremo un esposto alla Municipalità e allerteremo chi di competenza. Non possiamo rimanere ostaggio di queste persone e aver paura di tornare un po’ più tardi la sera per timore di poter fare brutti incontri”. Testimonianze del quotidiano, purtroppo. Napoli che diviene così retaggio di sesso a basso costo e degrado continuo. Come se non bastassero spazzatura a iosa e criminalità a turbare la vita dei cittadini. Anche questo sarebbe veramente troppo.
                                                                                                Stefano Di Bitonto

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